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Padova-Gifema Diavoli 2-5: tabellino e sintesi

Calcio Padova C5: 21 Feverati, 4 Iozzino, 5 Paperini, 6 R.Mazzon, 7 Meggiorin, 8 Lucca, 9 Rasula, 11 Carraro ©, 12 A.Mazzon, 22 Varotto, 24 Alex, 25 Tchamesse. All. Candeo

Gifema Diavoli: 26 Pozzobon ,3 Bassich, 4 Duric, 5 Bertollo, 7 Genovese, 8 Beltrame, 9 Guidolin ©, 10 Griggio, 11 Cocchetto, 22 Pavanetto, 23 Pillon, 25 Azzalin. All. Terzariol

Arbitro: Mansueto (Verona)

Arbitro 2: Coppola (Belluno)

Reti: 8’pt Genovese (G), 10’pt Beltrame (G), 13’pt Guidolin (G), 12’st Cocchetti (G), 13’st Meggiorin (P), 15’st aut. Genovese (P), 20’st Guidolin (G)

Ammoniti: Carraro (P), Lucca (P), Bassich (G), Griggio (G)

Il Padova sprofonda fuori dalla zona spareggi, una sconfitta che fa male, conseguita tra l’altro in un derby, e che spedisce il morale della squadra ai minimi storici. I biancoscudati sembrano non crederci abbastanza, eppure le buone notizie dagli altri campi arrivano, al PalaGozzano però si registra la quarta sconfitta su cinque incontri casalinghi disputati nel girone di ritorno, un ko condito tra l’altro, forse, dalla peggior prestazione stagionale.

Film horror – Se il primo tempo del Padova potesse essere riassunto con una frase questa sarebbe “Il grande incubo”. Senza scomodare Max Pezzali e gli 883, l’associazione con la maglia nera indossata ieri sera dai biancoscudati è sin troppo facile, una prova gravemente insufficiente che rende evidenti tutte le insicurezze mentali della squadra. Non basta nemmeno il rientro di un giocatore carismatico come Lucca per frenare l’impeto della Gifema Diavoli, compagine organizzata che affronta in modo veramente egregio la partita difendendosi con ordine e ripartendo a tutta birra non appena ne ha l’occasione. I biancoscudati sono apparsi onestamente svuotati e privi di idee in fase offensiva, essi infatti si sono resi pericolosi solamente nel finale di frazione spingendo più che altro con la forza dei nervi (in queste occasioni Pozzobon è stato molto fortunato a ritrovarsi il pallone in mano) dopo aver incassato ben tre schiaffoni dai giocatori di Terzariol. La Gifema, come detto precedentemente, attende il Padova nella propria trequarti concedendo pochissimi spazi e per i primi otto minuti non succede praticamente nulla (ad esclusione di una punizione di seconda dal limite di Meggiorin ribattuta dalla barriera), poi è Bertollo a raccogliere un pallone vagante e scaricarlo all’accorrente Genovese: il numero 7 si sposta la palla sul sinistro e da dentro l’area batte Feverati con un potente sinistro rasoterra. Al 10’ arriva anche il raddoppio propiziato dalla verticalizzazione di Griggio per il taglio centrale di Beltrame il quale anticipa Feverati con un tocco a mezza altezza, una rete da applausi. Il Padova continua nella sua apnea e dopo tre giri di lancette ecco servito anche il tris da Guidolin, rete che fa infuriare l’allenatore biancoscudato contro i suoi. La sfuriata di Candeo e lo svantaggio non scuotono più di tanto la squadra di casa la quale primeggia nel possesso palla ma si rende pericolosa solo con Mazzon e Lucca. Nel finale di tempo strepitoso Feverati sulla voleè di Guidolin indirizzata all’incrocio, poi lo stesso duello si ripete con il portiere abile a respingere la conclusione del classe ’81 ospite lasciato colpevolmente solo sugli svilutti di un angolo.

Meglio il secondo tempo – La ripresa vede il Padova inizialmente in avanti senza però incidere, i “diavoli” in ripartenza fanno sempre male e sfiorano la rete ancora con la premiata ditta Bertollo-Genovese, tuttavia in tale occasione Feverati in uscita sventa il pallonetto dell’attaccante rossonero. Carraro e compagni continuano a stazionare stabilmente in zona offensiva ma, dopo un salvataggio di Griggio quasi sulla linea, subiscono la quarta marcatura di Cocchetti a otto primi dal termine. Mister Candeo  a questo punto non ha più niente da perdere e si gioca la carta del portiere di movimento, la mossa migliora sensibilmente il gioco del Padova che sfrutta la superiorità numerica per accorciare le distanze con Mazzon e Meggiorin prima di sprecare almeno due occasioni che avrebbero garantito ai biancoscudati di mettere il fiato sul collo ai rivali. A sette secondi dalla sirena Guidolin deposita in rete a porta vuota sfruttando un errato passaggio del Padova mettendo fine a qualsiasi speranza scudata. Poco da dire al fischio finale se non che i giochi sono ancora aperti, tuttavia prestazioni del genere lasciano spazio solamente a presagi plumbei..