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VERSO PADOVA-ATLETICO NERVESA, ALBERTO MAZZON: “MI SONO SEMPRE ALLENATO AL MASSIMO PER FARMI TROVARE PRONTO”

Parola ad Alberto Mazzon, protagonista nella vittoria di Zevio dove si è confermato un vice di sicuro affidamento.

Continuità nei risultati – Un Padova che sembra essere tornato quello di un mese e mezzo fa, una squadra in grado di andare ad un solo secondo dalla vittoria della Final Eight di Coppa, che poi, a causa di vari fattori, è sprofondata in un vortice negativo caratterizzato addirittura da tre sconfitte in quattro partite. Nell’unico incontro vinto in quel periodo (contro il Tiemme Grangiorgione) in porta c’era Alberto Mazzon che, proprio come venerdì scorso, ha tolto diverse castagne dal fuoco ai biancoscudati; ecco dunque le parole del portiere in vista del match contro l’Atletico Nervesa : “Sicuramente conquistare i tre punti affrontando una squadra ostica come l’Hellas Verona è stato importante, mi è piaciuto particolarmente il fatto che siamo riusciti a ribaltarla con la forza del gruppo, questo però non deve rimanere un episodio isolato, per dire di essere fuori dal tunnel bisogna dare continuità”.

L’importanza della partita – Man man che ci si avvicina al termine del campionato ogni incontro assume un peso specifico sempre maggiore, non fa eccezione il prossimo scontro play-off che attende il Padova: “La gara di domani conta tanto, vincendo andremo a +7 dai nostri avversari, tuttavia mancherebbero lo stesso troppe partite per dire di averli staccati definitivamente; inoltre dovremmo continuare a guardarci anche da altre squadre, diciamo che è un passaggio molto importante ma non decisivo”. 

La solitudine del numero 12 – Le gerarchie di inizio stagione decise da Mister Antonio Candeo e dal suo staff hanno consegnato i galloni del titolare a Daniele Feverati il quale ha dimostrato di meritare il posto sciorinando ottime prestazioni. In questo complicato contesto Alberto Mazzon è riuscito comunque a ritagliarsi il suo spazio confermandosi un portiere di assoluta qualità e affidabilità: “Il mio è un ruolo particolare e difficile, bisogna mantenere sempre alta la concentrazione trasmettendo al contempo sicurezza alla squadra, soprattutto quando questa è in difficoltà. Ho provato ad allenarmi al massimo cercando di farmi trovare pronto alla prima occasione utile, sono contento delle mie prestazioni. La parata più difficile? Il rigore in Coppa contro il Verona”.